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Posted by on Giu 27, 2015 in Evidenziato, Motori | 0 comments

Motogp Assen: Rossi vince… sullo sterrato!

Motogp Assen: Rossi vince… sullo sterrato!

Rombono i motori della MotoGp ad Assen, uno dei tracciati più attesi del mondiale. Dopo le qualifiche Rossi parte in pole, seguito a due decimi di distanza da Aleix Espargarò con la Suzuki, una fionda nei giri cronometrati già da diverse gare. Terzo Marquez davanti al compagno di squadra Pedrosa, Lorenzo invece si ritrova lontano (ottavo) e le Ducati sono sesta con Iannone e decima con Dovizioso. La gara si prevede intensa e ricca di sorpassi…

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Vista dall’alto del circuito olandese

Partiti! Rossi sembra perdere la prima posizione, ma alla staccata riesce a sfuggire ad Espargarò che invece viene risucchiato nel gruppo e sarà destinato a combattere per la quinta posizione. Ottimo spunto dell’altra Yamaha, tanto da portare Lorenzo in terza posizione in una manciata di curve! Si difende bene anche Iannone, ma attorno al quindicesimo giro verrà ripreso nella bagarre del gruppetto che lo segue, riuscendo poi a stabilizzare il quarto posto. Intanto Pedrosa deve recuperare, ma con un dito fratturato non è nelle migliori condizioni, tanto da scendere fino alla dodicesima piazza. La gara è appena iniziata e lo spettacolo è assicurato!

Iniziano a formarsi dei gruppetti: Rossi e Marquez vanno quasi di pari passo, tanto che lo spagnolo si fa piccolo piccolo e racimola decimi preziosi nelle curve del tratto centrale, ma fa fatica sul rettilineo. La Honda si sa, quest’anno ha dimostrato di non essere molto competitiva, soprattutto rispetto ai progressi della diretta rivale Yamaha e del ritorno in forze della Ducati, ora un po’ spenta rispetto alle prime gare. Tuttavia lo spagnolo non demorde e aspetta il momento buono per attaccare, con l’intenzione poi di macinare metri sui cordoli. L’attimo giusto arriva a 8 giri dalla fine, ma non la Honda non riesce a guadagnare terreno: Rossi infatti gli sta incollato dietro e non fa nemmeno tanta fatica. Studiato il comportamento di Marquez, al dottore viene fame e… si divora l’avversario con un sorpasso all’esterno da brivido (nonchè da urlo)!

 

Mancano tre tornate, ma il gap tra i due contendenti aumenta e sembra finita, fino a due curve dalla fine quando… Marquez rischia il tutto per tutto, scommettendo nello spazio di un metro tutta la gara finora disputata e la seconda posizione! Lo spagnolo si infila all’interno, frena per impostare la curva, ma in quel momento capisce di arrivare lungo, deve allargare la traiettoria, solo che c’è un piccolo ostacolo: Valentino! I due si urtano e si vede sfrecciare il numero 46 dritto per dritto fuori dalla pista, sulla sabbia compatta e qui si dimostra quanta lucidità e attenzione devono avere i piloti fino alla conclusione della gara: Rossi solleva di pochi centimetri la ruota anteriore e la riabbassa solo quando quella posteriore sta già girando sulla terra, permettendogli di procedere in linea retta. Questo piccolo accorgimento impedisce alla moto di sbandare, evitando di cadere e permettendogli di vincere la gara. Ora, considerate che tutto ciò avviene nell’arco di una frazione di secondo (l’urto, il cambio improvviso di traiettoria, il problema della sabbia e l’accorgimento di sollevare l’anteriore): bene, sembrava che l’avesse fatto mille volte, quasi fosse un’abitudine!

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Marquez si inserisce in un lembo di pista lasciato libero da Rossi, ma il contatto è inevitabile

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Rossi solleva l’anteriore per non cadere sulla sabbia

In seguito a questo passaggio, che di fatto è un taglio di curva, la Honda ha protestato nei confronti dei giudici di gara, ma non crediamo che verranno inflitte penalità.

Ma gli altri piloti? Che fine hanno fatto? Lorenzo ha mantenuto la terza piazza senza rischiare di essere mai insidiato da Iannone (anche lui piuttosto tranquillo, se non a metà gara); tuttavia lo spagnolo della Yamaha non ha mostrato di avere nelle sue corde giri veloci da poter raggiungere gli avversari. Le mescole delle gomme non hanno inciso più di tanto, visto che le Yamaha avevano le soft all’anteriore, mentre Marquez una medium, piuttosto sono stati determinanti la loro gestione e l’abbinamento alle diverse caratteristiche tecniche dei motori. Caso eclatante è la Ducati: se Iannone ha alternato una serie di giri veloci con altri lenti, perché poco coinvolto da lotte con avversari, Dovizioso invece si è trovato a battagliare fin da subito e questo lo ha costretto ad affrontare una gara nervosa e poco oculata per quel che riguardava le gomme, tanto da avere un tracollo negli ultimi giri e concludendo dodicesimo! Rimonta dopo la brutta partenza per Pedrosa, arrivato ottavo, mentre Aleix Espargarò è giunto nono (da secondo che era in partenza).

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Il “dottore” innalza il trofeo

Questa gara ha dimostrato che Marquez continuerà a lottare fino alla fine del Mondiale, per il motivo che non ha nulla da perdere, perché lui stesso aveva affermato la scorsa gara in Spagna (dove era caduto) che ormai per lui non c’erano quasi più speranze per il titolo. Quindi ci aspettiamo altri duelli all’ultima curva, in aggiunta ad una lotta interna in casa Yamaha tra Rossi e Lorenzo distanziati solo da 10 punti. Possiamo quindi attenderci una rimonta del numero 93 in classifica ai danni delle due rosse di Borgo Panigale; stesso discorso per la Honda nella classifica costruttori.

Non ci resta che vedere cosa accadrà in futuro, a partire dalla Germania.

 

Fonti immagini: www.motociclismo.it; www.gazzetta.it; www.motoblog.it

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Federico Faccioli

Sono uno studente di ingegneria con la passione per lo sport e i motori. Autore del sito Piè Veloce, scrivo articoli sul mondo delle corse, in particolare seguo Formula 1, Wrc, Moto Gp e Superbike.

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