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Posted by on Mar 12, 2015 in Calcio, Evidenziato | 0 comments

Io punto tutto su… Fabio Quagliarella!

Io punto tutto su… Fabio Quagliarella!

Seconda puntata della rubrica “Io punto tutto su…”. Stavolta è il turno del centravanti del Torino.

È il 18 luglio 2014 quando Fabio Quagliarella passa dalla sponda bianconera di Torino a quella granata. O meglio, ci torna. La squadra di Ventura lo riaccoglie a braccia aperte, quel figliol prodigo che in un lontano Torino-Piacenza del 14 maggio 2000, alla tenera età di 17 anni, aveva esordito in serie A con la maglia del Toro, mandato in campo dall’allora mister Emiliano Mondonico. Poco più di 14 anni dopo, il ragazzo di Castellammare di Stabia si è fatto le ossa e torna nella società che lo ha lanciato per non far sentire la mancanza di Immobile e per essere vero protagonista. Dal 18 luglio ad oggi Fabio ha messo a segno 10 gol in 26 presenze in serie A, cui vanno sommate le 3 realizzazioni in 9 presenze in Europa League (4 in 10 se contiamo anche i play-off). Di fatto, nel massimo campionato italiano, dove il Toro sta godendo di un ottimo momento di forma, in questa stagione solo 6 giocatori hanno segnato più di lui. E che giocatori: Icardi, Tevez, Higuain, Menez, Dybala e Toni. A quota 10 gol, invece, lo affiancano un centravanti di altissimo livello come Totò Di Natale e il talento finalmente esploso di Gabbiadini. Il Torino si è così issato al nono posto, a meno 6 punti dalla zona Europa, soprattutto grazie al suo nuovo – e vecchio – bomber: il resto della squadra ha messo a segno, in tutto, solamente 20 gol, e solo capitan Glik ha superato quota 2. Pedina irremovibile nel 3-5-2 di Ventura, il Quaglia ha continuato a segnare indipendentemente dal partner d’attacco, affiancato dai vari Amauri, Martinez, Barreto, Larrondo e da gennaio Maxi Lopez. Proprio con l’argentino ex Chievo il ragazzo campano ha trovato subito una grande intesa, che ha favorito la concretezza di entrambi in zona gol, per la gallina de oro soprattutto in Europa League. È appunto qui che, grazie anche ai gol di Quagliarella (nell’ex coppa Uefa la cooperativa del gol è stata decisamente allargata), la squadra di Ventura ha raggiunto gli ottavi, superando un girone non facile, ma soprattutto battendo quell’Athletic Bilbao che ad agosto aveva eliminato senza troppi problemi il Napoli. Anzi, i granata sono andati a stanare la bestia basca proprio al San Mamés (da cui, oltre agli azzurri di Benitez, anche i galacticos del Real Madrid sono usciti sconfitti non più di 5 giorni fa) e lì hanno trionfato con un meritato 3-2. Anche qui la firma di Quagliarella, decisivo su calcio di rigore.

Il ragazzo campano è un giocatore dal talento puro. Basti guardare alcuni dei suoi gol più belli – su tutti quello indimenticabile dei mondiali 2010 contro la Slovacchia – per capire quanto è ricco il bagaglio tecnico in suo possesso. Tuttavia, era dal 2009-2010 che il numero 27 non andava in doppia cifra, prima di abbandonare la maglia del Napoli ed essere attore non protagonista nelle quattro stagioni successive in casa Juventus. Ecco perché finalmente il Quaglia può riprendersi ora qualche rivincita, pur sempre con l’atteggiamento pacato e poco egocentrico che lo contraddistingue. Poche creste, tanto lavoro e tanta voglia di giocare un buon calcio fatto di passione e concretezza.

Ventura carica a pallettoni le sue bocche da fuoco e il tifo caldissimo dell’Olimpico di Torino è pronto a godersi l’ultima cavalcata della propria squadra, gridando ad ogni rete il nome del proprio idolo, finalmente tornato a casa. Casa granata. Io punto tutto su Fabio Quagliarella!

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Enrico Cavallotti

Studente di Economia e giocatore di pallanuoto, mi occupo soprattutto di calcio e sport acquatici.

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