Primo intoppo per il Settebello, con la Croazia è solo 7-8
19 gennaio, Torino. 1600 spettatori al PalaNuoto per Italia-Croazia della World League di pallanuoto – Agnelli, Elkann, Glik e Seredova per citare solo i più celebri tra gli spalti. Un pubblico azzurro che crede nella grande partita per battere i campioni olimpici. Questa è la calda atmosfera che accoglie il Settebello, all’ingresso in vasca, per crederci fin dall’inizio. Il girone è quello in cui la Croazia conduce con un certo stacco sul Settebello, secondo con 5 punti. L’Italia parte svantaggiata: assente Alex Giorgetti e, oltre al recchelino, mancano all’appello anche i centroboa Aicardi e Baraldi. Punto a punto, con difese monumentali, grazie anche al solito muro Tempesti, si procede fino a 14″ dal termine del terzo quarto, quando all’Italia sul 5-6 viene fischiato un fallo in attacco. La decisione degli arbitri è controversa, ma Buric aggiunge il danno alla beffa del pareggio mancato e va a segnare per il momentaneo 5-7. Negli ultimi secondi della quarta frazione altro fallo in attacco fischiato a Di Fulvio; questa volta la decisione stronca le gambe e le energie dei giocatori di casa. La partita non ha più sconquassi e lascia ai posteri il punteggio di 7-8. Campagna soddisfatto a metà, soprattutto per l’arbitraggio, Italia beffata, certo, ma pronta a rifarsi il 17 febbraio a Istanbul con la Turchia. E stavolta che siano gli astri azzurri a brillare.
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Enrico Cavallotti
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