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Posted by on Giu 12, 2015 in Evidenziato, Motori | 0 comments

GP Canada 2015: novità tecniche, ma la Ferrari insegue

GP Canada 2015: novità tecniche, ma la Ferrari insegue

Il settimo appuntamento del Campionato Mondiale di Formula 1 ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi del cavallino rampante: il terzo posto sfumato di Raikkonen e la grande rimonta di Vettel (che se fosse stato avanti in griglia probabilmente avrebbe dato qualche grattacapo alle Mercedes) non hanno portato sul podio. Senza dubbio non bisogna affliggersi, dal momento che questa è stata la prima volta da sette gare in cui una rossa non raggiunge le prime tre posizioni. A maggior ragione non possiamo lamentarci, conoscendo le sofferenze che hanno temprato i cuori dei sostenitori della casa di Maranello negli ultimi anni e soprattutto bisogna evitare di mettere sotto pressione la scuderia: non siamo neanche a metà campionato e c’è in abbondanza tempo per migliorare.

centrometeoitaliano.it

Vista dall’elicottero deI tracciato di Montreal sull’isola artificiale sede dell’esposizione universale del 1967

Dal punto di vista tecnico, a Montreal la Ferrari è arrivata con due nuovi propulsori, mandando in pensione quelli usati  nei sei gran premi disputati precedentemente e dai ritmi imposti da Vettel si è vista la differenza: fin dalla partenza ha mantenuto gli stessi tempi dei primi e la rimonta di ben 13 posizioni lo ha dimostrato. L’affidabilità dei due motori usati a partire da Melbourne fa ben sperare e la possibilità di apportare delle modifiche durante il campionato sfruttando i “gettoni” resi disponibili dalla Federazione lascia spazio per incrementarne la potenza e il rendimento in base ai tracciati europei che dovranno essere affrontati nei prossimi mesi.

 

derapate. allaguida.it

Raikkonen in un passaggio sotto le tribune

Non sarà tuttavia sfuggito al tifoso più attento il fatto che la Mercedes non abbia ancora sostituito i propulsori nè abbia modificato nulla delle vetture: in effetti la sicurezza della casa di Stoccarda risulta imbarazzante, quasi sfrontata nel mostrarsi così superiore agli avversari senza voler rinnovare le proprie vetture. Il confronto è d’obbligo, perché per vincere non si può certo guardare chi arriva dietro la propria posizione, ma qualche dubbio sui freni ha impensierito i tecnici di entrambe le Frecce d’Argento, tanto da portarli a gestire il vantaggio accumulato sugli avversari, ma senza permettere a Rosberg di raggiungere Hamilton e lottare per il primo post. Contrariamente alla Ferrari che invece dei freni ha avuto dei problemi con l’elettronica il sabato e una strana gestione delle gomme la domenica ha fatto sì che Vettel andasse meglio con le soft, piuttosto che con le supersoft! In previsione di tracciati piuttosto veloci, ma con frenate non molto impegnative sarà necessario capire le motivazioni di rendimenti così anomali e decidere come valutare il risultato: in fondo potrebbe rivelarsi anche un’arma vincente

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Vettel per tutta la gara in rimonta è stato molto aggressivo, tanto da arrivare al bloccaggio delle ruote nelle staccate più impegnative

Una novità interessante mostrata su tutte le vetture sono stati dei sostegni verticali tra i flap dei musetti, imposti dalla Federazione per evitare che con le alte velocità si deformassero eccessivamente per la pressione dell’aria. Abbiamo tuttavia notato che l’intera parte anteriore era sollecitata da numerose vibrazioni mentre venivano percorsi i veloci rettilinei e sospettiamo che la maggiore rigidità dovuta a queste nuove componenti dei flap fosse la causa di queste anomalie.

Prossimo appuntamento in Austria al Red Bull Ring il 21 giugno per la seconda gara sul tracciato del toro.

 

Fonti immagini: www.news.superscommesse.it; www.centrometeoitaliano.it; www.derapate.allaguida.it; www.f1world.it

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Federico Faccioli

Sono uno studente di ingegneria con la passione per lo sport e i motori. Autore del sito Piè Veloce, scrivo articoli sul mondo delle corse, in particolare seguo Formula 1, Wrc, Moto Gp e Superbike.

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