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Posted by on Apr 21, 2015 in Motori | 0 comments

Calda serata nel deserto del Bahrain

Calda serata nel deserto del Bahrain

Domenica scorsa in Bahrain Hamilton ha conquistato la sua terza gara del Mondiale di Formula Uno portando il proprio margine di vantaggio sui diretti concorrenti Rosberg e Vettel a 27 punti, mentre i due connazionali sono separati da solo un punto. Più distanziato c’è Raikkonen distante 23 lunghezze, ma galvanizzato dal secondo posto ottenuto con una gara in rimonta senza alcuna sbavatura.

fernandoalonso-fanclub.it

Raikkonen sul podio col trofeo

Tutti ci aspettavamo di vedere Vettel lottare per la seconda piazza, ma sfortunatamente ha avuto problemi ai freni piuttosto seri, tanto da influenzare in negativo la gara e concludendo quinto. Non si può certo definire il risultato del tedesco deludente, perché non si renderebbe giustizia al duro lavoro della squadra che ha permesso di occupare in partenza la prima fila a fianco della Mercedes di Hamilton; confidiamo nel fatto che se non si fosse verificato questo inconveniente entrambe le rosse sarebbero state incombenti alle spalle dell’inglese. Inoltre rendiamo merito a Raikkonen che dopo una partenza perfetta ha fatto una gara tesa al gradino più alto del podio senza mostrare inizialmente le carte agli avversari (e a dirla tutta anche al pubblico, che non avrebbe mai immaginato di vedere il finlandese divorare così tanti secondi a Rosberg negli ultimi giri con una tale disinvoltura!). I primi tre avevano previsto di montare le gomme medie a fine gara, ma la decisione controcorrente del numero 7 del Cavallino di preservare le morbide per gli ultimi giri ha prodotto i risultati sperati.

Fin dalla prima gara in Australia avevamo notato il ritorno di una Ferrari competitiva a partire dai tempi dei pit stop e siamo felici di dire che non ci siamo sbagliati, perché la realtà rivela che il team ha effettuato i cambi gomme come minimo tre decimi più in fretta della Mercedes, guadagnando fin quasi un secondo su Hamilton, che per non avere problemi faceva soste piuttosto lunghe. Le strategie funzionano e le macchine con motori nuovi hanno dimostrato di poter competere con le Frecce d’Argento senza temere il confronto diretto.

uk.anygator.com

Pit stop di Raikkonen

Il tracciato ha impegnato molto le vetture per le alte velocità sostenute e soprattutto per le frenate impegnative in fondo a ciascuno dei quattro rettilinei, tanto da rendere i dischi incandescenti! Grazie a bilanciamenti adeguati delle monoposto non abbiamo assistito a nuvole di carbonio fuoriuscire dalle ruote come invece era accaduto in Cina alla Red Bull, aspetto che aveva provocato un drastico calo di affidabilità dopo appena 20 giri. Il problema che invece continua a incombere sulla casa austriaca riguarda i motori: Ricciardo ha concluso la gara per un soffio, perché il motore ha ceduto poco prima del traguardo, ma per inerzia la macchina ha superato la bandiera a scacchi e si è fermata. Che stiano cercando di seguire la massima di Enzo Ferrari, “La migliore auto da corsa è quella che si rompe subito dopo aver tagliato il traguardo”?

motorifanpage.it

La “fumata bianca” del motore non impedisce a Ricciardo di concludere la gara

Tuttavia la Red Bull non è la sola a soffrire per i propulsori Renault, perché anche la Toro Rosso ha la stessa motorizzazione e ha visto uscire di scena entrambe le vetture. A questo punto è lecito supporre che stress eccessivi superino i limiti massimi di resistenza degli impianti francesi, ma Chris Horner (Team Principal della Red Bull) non sarà certo contento nel verificare che in quattro gare sono andati letteralmente in fumo, tra Red Bull e Toro Rosso, ben quattro motori del suo fornitore. Al momento si può solo sperare che a Barcellona giungano davvero novità tecniche importanti.

Fortunatamente c’è stata anche qualche nota positiva: Alonso ha raggiunto quasi la zona punti arrivando undicesimo e superando in qualifica lo scoglio della Q3, mentre Button in compenso non è stato nemmeno schierato in griglia alla partenza. Maldonado ha concluso la sua prima gara in questo Mondiale, interrompendo la sfilza di ben tre ritiri consecutivi e il suo compagno di squadra ha ribadito la settima posizione ottenuta anche in Cina. Bottas (quarto) si è migliorato così come Ricciardo e Perez. In calo invece le Sauber e Hulkenberg che non riescono a trovare costanza. Vogliamo anche sottolineare che i  distacchi tra le vetture non sono stati in generale eccessivamente ampi e questo ha reso la gara più vivace.

A questo punto nella classifica costruttori la Mercedes è saldamente in testa con 159 punti, seconda la Ferrari con 107 e terza la Williams: finora non c’è discussione sui risultati ottenuti, i distacchi sono evidenti e netti, ma tra due settimane inizierà il periodo dei circuiti europei a partire dalla Spagna e tutto può ancora succedere!

Fonti immagini:

www.formula1.it; www.fernandoalonso-fanclub.it; www.uk.anygator.com; www.motorifanpage.it

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Federico Faccioli

Sono uno studente di ingegneria con la passione per lo sport e i motori. Autore del sito Piè Veloce, scrivo articoli sul mondo delle corse, in particolare seguo Formula 1, Wrc, Moto Gp e Superbike.

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